PON per la scuola: Ambienti Multimediali

Il nuovo Avviso pubblicato nell’ambito del PON – Programma Operativo Nazionale 2014-2020 prevede lo stanziamento di 140 milioni per dotare le scuole di ambienti digitali per l’apprendimento, un ulteriore tassello al Piano sulla scuola digitale che metterà la tecnologia al servizio della didattica, attraverso la formazione degli insegnanti e una maggiore attenzione alle competenze degli studenti.

C’è tempo fino alle ore 14:00 del giorno 30.11.15 per inserire le propie proposte nell’apposita area all’interno del sito dei fondi strutturali 2014-2020 denominata “Gestione degli interventi”

Ogni progetto potrà riguardare uno o più dei seguenti moduli:

Spazi alternativi per l’apprendimento: ambienti dove accogliere attività diversificate per gruppi di classi (verticali, aperti, ecc.), “con arredi e tecnologie per la fruizione individuale e collettiva, che permettano la rimodulazione continua degli spazi in coerenza con l’attività didattica prescelta. Uno spazio simile può essere finalizzato anche alla formazione dei docenti, interna alla scuola o sul territorio”.

Laboratori mobili: dispositivi e strumenti (per varie discipline, esperienze laboratoriali, scientifiche, umanistiche, linguistiche, digitali e non) in carrelli e box mobili in grado di trasformare un’aula tradizionale in uno spazio multimediale e d’interazione e proporre una varietà di configurazioni, dai modelli classici al lavoro in gruppi.

Aule ‘aumentate’ dalla tecnologia: “aule tradizionali arricchite con dotazioni per la fruizione collettiva e individuale del web e di contenuti, per l’interazione di aggregazioni diverse in gruppi di apprendimento, in collegamento wired o wireless, per l’integrazione quotidiana del digitale nella didattica”.

Postazioni informatiche e per l’accesso dell’utenza e del personale ai dati e ai servizi digitali della scuola

Synergie ha studiato 8 esempi di ambienti didattici che possono coprire svariate necessità e richieste da parte delle Istituzioni Scolastiche.

Gli ambienti multimediali proposti si adattano a specifici moduli, risultando quindi idonei e compatibili con quanto indicato dalla circolare PON AOODGEFID/12810 del 15/10/2015.

E’ doveroso aggiungere che i vari ambienti suggeriti potranno essere modificati e delineati nel dettaglio in base anche e soprattutto alle dotazioni tecnologiche già eventualmente presenti a scuola.

A questo proposito, riportiamo quanto descritto nella specifica circolare a pagina 7 punto c:

“…non vi è un setting unico per ognuno dei modelli proposti ma una individuazione delle tecnologie coerente con le loro funzioni e con i loro destinatari, che possono interagire in uno spazio connesso grazie alla rete locale, wired o wireless. Dispositivi per la fruizione collettiva, per la fruizione individuale, per l’interazione tra i singoli, tra i gruppi, con la rete e con gli altri dispositivi presenti nell’ambiente. La scelta del rapporto numerico tra studente/dispositivo personale (one to one, 1 per gruppo, 1 in coppia), è legata alle scelte didattiche, come anche la scelta della tipologia di dispositivo individuale (PC, tablet o ibrido)…”

Aspetti chiave di tutto il progetto Pon per la Scuola risultano essere inclusione/collaborazione e personalizzazione dei contenuti; diventa quindi importante creare ambienti didattici nei quali la tecnologia sia abbinata a software didattici di qualità e che in abbinata si possa:

favorire l’interazione di studenti tra di loro e con l’insegnante
semplificare la creazione di materiale didattico personalizzato
facilitare la fruibilità dei contenuti da parte di tutti gli studenti e docenti anche fuori dall’ambiente prettamente scolastico

Viene data inoltre molta attenzione alle tematiche di sostenibilità ambientale; infatti, più volte si specifica nella circolare in questione (tra la pagina 9 e la pagina 14) di preferire attrezzature:

• a basso consumo energetico
• con pochi ricambi da sostituire
• a ridotto contenuto di mercurio

Abbiamo predisposto delle matrici – una per ogni soluzione – con le quali si potrà facilmente definire cosa serve e quanto pesa all’interno della soluzione proposta; si ricorda che in questa prima fase progettuale servirà inserire la tipologia di tecnologia desiderata e un quantitativo quanto più preciso possibile ma che si potrà definire e confermare anche in un secondo momento mentre non si potranno aggiungere eventuali tipologie di prodotti non preventivamente inseriti in matrice al momento della richiesta di accettazione progetto.

Ricordiamo che le soluzioni proposte sono tutte personalizzabili in base alle specifiche esigenze didattiche e strutturali.

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